adesso che sei qua a questo punto
e virgola della tua vita con tutte le
tutte le cose che hai toccato in questi
anni tutte quelle che hai stretto succhiato
ora che sei arrivato a tanto e non è niente
che sei un’escrescenza di carne uscita
tutta intera e staccata dal corpo precedente
adesso che sei qua in questo momento
i gomiti sulla finestra a fissare il fondale
ora allunghi la mano tendi il dito dentro
spingi per sfondarlo il senso vedere dentro
sentire il succo che cola dal reale fino a terra
invece resti così come me con il polso piega
con il polso piegato nel mezzo del vuoto
l’indice anche lui è un pezzo di carne perso
nella spazio cieco del paesaggio che non
c’è più — e ti ritrai dentro casa — come una
bestia che aspettava lo sgozzamento dentro
l’amore della famiglia in vetroresina e fibre
naturali di argilla espansa e calciocemento
invece { termina tutti i processi così senza
sforzo — salva tutti i dati — sali sopra il coso
sali sopra al palco quando ti chiamano e inizia
a declamare “adesso che sei qua a questo punto”
e poi prosegui a rileggere ogni singolo verso ogni
lemma ogni connettore semantico finché non sarà
consunto}