in questo sorriso all’incontrario si apre un foro

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in questo sorriso all’incontrario si apre un foro
questo foro è una cosa a forma di me, quindi con
zampe arterie e altre cose compatibili con quello
che mi trovo ad essere qua oggi, giorno in cui

questo mio essere di cui al verso uno è filiforme
lo vedi che si alza urla che vuole scendere gli
dicono di stare seduto – qua ora parla e dice
le cose sbagliate a questo che difende fanfani

nel duemilasedici con questo che difende fanfani
e parla con centoquaranta caratteri per volta fa
impressione – la gente fa impressione – lui dice
– intendo io – le cose che pensa quindi sbagliate

l’altro dice [omissis] e intanto sono passate due ore
vedi la sera che si avvicina di cui al verso sedici
e non ho fatto niente: sono sempre quello di cui
al verso uno che guarda la sera che arriva come

una sera come un drappo un sudario – dizione formula
re – a coprire le vergogne del giorno e aprire
quelle della notte: il sudario cola; toglie luce
me lo metto sopra mentre dormo in case non mie

se l’inferno fosse in terra dovremmo immaginare
l’esistenza di un secondo inferno a partire da
questo in cui accadono cose nidificate come
elementi di una lista iterabile che sono io che

l’inferno è che io sono e che esisto in questo tempo
e solo questo: in questo posto e soltanto questo
e sono solo io e io solo: nell’inferno numero due
non ci saranno pene e dolore non quanto ne basta

diversi appelli finali: alla canzone di andare in
giro di link in link; alle cose che mi sono uscite
fuori: non preoccupatevi vedete vostro padre che
sorride con questo buco nero in centro da cui dice