[giro nel labirinto come un minotauro]

giro nel labirinto come un minotauro
in cerca della macchinetta del caffé
cartelli che mi invitano a non cadere
tracciano il percorso nei corridoi

un infinito castello privo di cavalieri
nel quale passo sbuffando e facendo cadere
la bava dal naso, i peli dal corpo

la mattinata è appena cominciata e non fini
rà [fuori: i fragori dei centri estivi
i cattolici che esplodono in canti dispera-
nza [urlano italia! italia! italia! – il cielo

è sempre più blu ~ <q>come un rutto caldo
è arrivata l’estate</q> scrivevo negli anni
ottanta [i mondiali lasciano bucce di banana

scure negli angoli della periferia

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dietro un angolo trovo il segno che indica
l’uscita, in inglese: sopra una porta chiusa
a fianco una scala che sale verso i reparti
potrei durare all’infinito come certi orsa

cchiotti a pile nelle reclame

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